Per la stragrande maggioranza delle persone è impossibile immaginare una vita in cui il sesso non sia una cosa desiderabile. La maggior parte di noi ha provato o prova con regolarità attrazione fisica e sessuale nei confronti di altre persone, qualunque sia il gender da cui siamo attratti. La maggior parte, ma non tutti.
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La fluidità sessuale (sessualità fluida)
"Riconoscere la fluidità sessuale significa che non importa quanto tu possa sentirti sicuro della tua sessualità in questo momento, potresti avere un'esperienza domani o tra dieci anni che ti posizionerà esattamente nel territorio delle minoranze sessuali." Lisa M. Diamond
L’orientamento sessuale
L’orientamento sessuale è quell’aspetto della nostra identità che risponde alla domanda “Da quale genere (maschile, femminile, entrambi, nessuno o altri ancora) sono attratt*?” E’ un tratto dell’identità sessuale tendenzialmente stabile nel tempo, anche se non necessariamente immutabile per tutt*, per tutta la vita. Come il genere, anche l’orientamento può essere considerato uno spettro, ovvero un ventaglio di possibilità o, come è stato descritto da alcuni studiosi, una linea continua in cui non è necessario posizionarsi soltanto in uno dei due poli opposti.
I ruoli di genere
Se avete a che fare con dei bambini - magari siete genitori, fratelli o sorelle maggiori, zii, nonni o insegnanti - vi sarete trovati a dovervi confrontare, coscientemente o meno, con tutte quelle piccole e grandi regole e convenzioni che stabiliscono cosa sia “da maschietto” e cosa sia “da femminuccia”. I bambini non nascono sapendo cosa siano i ruoli di genere, ma iniziano ad interiorizzare questi concetti già a partire dai 18 mesi di età, grazie agli stimoli e agli insegnamenti che ricevono. Alcuni insegnamenti sono funzionali alla crescita e allo sviluppo della propria identità, altri invece possono essere pericolosi.
L’identità di genere
Possiamo definire l’identità di genere come il sentimento intimo e profondo di appartenenza e riconoscimento in un genere. Per molt* di noi è stato automatico nascere maschi e identificarsi nel genere maschile o nascere femmine e identificarsi nel genere femminile. Per altre persone invece questo allineamento non è scontato, perché l’identità è qualcosa di complesso, che si scopre e si costruisce anche man mano che cresciamo.
L’intersessualità (persone intersessuali)
Quando nasce un* bambin*, il medico o l’ostetrica assegnano il sesso biologico al* neonat* in base ai caratteri sessuali primari: cosa semplice e priva di intoppi, tu mi dirai. D’altronde, o è maschio o è femmina, giusto? Sbagliato, perché esistono anche le persone definite intersex o intersessuali, ovvero quelle persone che presentano cromosomi sessuali, genitali o caratteri sessuali secondari che non sono definibili esclusivamente come maschili o femminili.
Il genere (o gender)
Quando si parla di parità si intende parità di genere, che è l’obiettivo del movimento femminista che, ricordiamolo, non è maschilismo al contrario. L’8 marzo, insomma, non è la festa della donna: è la giornata della parità di genere. Il genere, o gender, è il punto qui.
L’identità sessuale
Tutt* noi abbiamo un’identità sessuale, anche se non abbiamo una vita sessuale o non siamo interessat* al sesso: è impossibile, quindi, non averne una e iniziamo a svilupparla fin da piccoli. C’è chi vive in modo talmente spontaneo questa dimensione della propria identità che neanche si è mai posto domande su questo argomento, mentre, d’altro canto, ci sono persone a cui la propria identità sessuale può creare disagio, non perché sia sbagliata – infatti non lo è mai – ma perché gli altri, o anche loro stessi, non riescono ad accettarla e questo fa sentire quelle persone emarginate, non capite o addirittura - come dicevamo prima - sbagliate. Altr* ancora, invece, (giovani e meno giovani) la propria identità sessuale la stanno ancora esplorando.