Il genere (o gender)

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Siamo abituati a identificare il genere con il sesso biologico assegnato alla nascita e a collocarlo all’interno di un sistema binario maschio-femmina. In realtà il sesso biologico è una delle componenti del genere, insieme all’identità di genere e al ruolo di genere. Tutti questi aspetti, insieme all’orientamento sessuale, compongono l’identità sessuale di una persona.

In questa puntata si parla di genere: cos’è, in cosa si differenzia dal sesso biologico e dalle altre componenti dell’identità sessuale e facciamo un po’ di chiarezza su cosa sia la teoria o ideologia gender

Il genere (in inglese gender) è l’insieme delle caratteristiche fisiche, sociali e culturali con cui, in base al contesto in cui viviamo, connotiamo l’appartenenza al maschile e al femminile.

All’interno del concetto di genere, troviamo tre dimensioni, per ciascuna delle quali troverai, in questo podcast, una puntata dedicata. Queste dimensioni sono: 

  • il sesso biologico, cioè quello assegnato alla nascita e definito dai cromosomi e dai caratteri sessuali
  • l’identità di genere, cioè il genere in cui ciascun* di noi si riconosce
  • e il ruolo di genere, cioè l’insieme di convenzioni e comportamenti associati culturalmente ai diversi generi

Siamo abituati a identificare il genere con la dicotomia maschile/femminile, anche se, in realtà sia il sesso biologico sia il genere comprendono delle varianti naturali a questa dicotomia.
La comunità scientifica considera il genere come uno spettro, all’interno del quale “maschile” e “femminile” sono due poli in cui le persone possono rientrare in diverse misure oppure non rientrarvi affatto e questo vale per tutte le componenti del genere.

  • Il sesso biologico, ad esempio, comprende altre varianti che non rientrano pienamente né nel maschile né nel femminile. Ci sono infatti persone che nascono con un corredo cromosomico e con dei caratteri sessuali che biologicamente non permettono di classificarli né come maschi né come femmine: questo è il caso delle persone intersex o intersessuali.
  • Per quanto riguarda l’identità di genere, ci sono persone che si riconoscono totalmente nel genere maschile o femminile, alcune che non si riconoscono in nessuno dei due e altre che si riconoscono in una sorta di combinazione tra i due generi.
    Le persone che si identificano in un genere che non corrisponde esattamente né al maschile né al femminile possono essere definite non binarie, gender non conforming, gender fluid, oppure gender queer o solo queer. Quest’ultimo termine è però un po’ controverso perché – anche se oggi viene utilizzato con orgoglio, tanto che possiamo anche parlare di comunità queer – nasce come un insulto, letteralmente, infatti, significa “strano” – quindi non tutte le persone non binarie si trovano a proprio agio con questa definizione. Ci sono poi persone che invece si identificano nettamente nel genere opposto al loro sesso biologico.
  • Il ruolo di genere, infine, è forse l’elemento più variabile di tutti: pensa a quanto è cambiata nel corso della storia la concezione dell’essere uomo e dell’essere donna, come cambia da una cultura all’altra ma, anche, come cambia da persona a persona. Pensa a quanto, nel tempo, si sono mescolate le caratteristiche maschili e femminili, che prima andavano a comporre dei modelli molto più stereotipati, rigidi, e che ora, invece, stiamo imparando a riconoscere come diverse dimensioni dell’essere umano.

Ecco questo, in sintesi, è il genere: un costrutto scientifico, multidimensionale, che caratterizza l’identità di tutti gli esseri umani e che possiamo immaginare come uno spettro, come un ventaglio in cui possiamo posizionarci in punti diversi, non solo ai due poli maschile e femminile. 

C’è quindi differenza tra genere e gender? Ed esiste davvero la cosiddetta ideologia o teoria gender? La risposta a entrambe le domande è no.

Genere e gender letteralmente significano la stessa cosa, semplicemente detta in due lingue diverse. Mentre i termini ideologia o teoria gender sono nati in ambito politico per veicolare il messaggio che esista una sorta di complotto ai danni di un’educazione cosiddetta tradizionale, basata sui generi maschile e femminile e sui rispettivi ruoli sociali. In sostanza è stata fatta una maldestra traduzione del termine gender theories, ovvero l’unica accezione in cui le teorie gender esistono e cioè le teorie scientifiche, che sono state formulate relativamente al genere e che si basano sugli studi del comportamento umano. 


Questo per fare chiarezza sulla differenza tra opinioni e ideologie da un lato, e fatti scientifici dall’altro: questo è particolarmente importante quando si parla del comportamento umano che spesso viene valutato sulla base della cosiddetta “psicologia ingenua” che però, spesso, ha anche dei risvolti negativi e nelle prossime puntate capiremo meglio insieme il perché.

FONTI:

APA – American Psychological Association. Transgender People, Gender Identity and Gender Expression.

Ordine Psicologi Campania. Adattamento italiano delle linee-guida per la pratica psicologica con persone transgender e gender non-conforming dell’American Psychological Association (2015).

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